Cosa distingue un’agenzia eventi a Roma da tutte le altre? Di certo quelle che si chiamano le strategie di comunicazione. C’è un detto nel mondo della pubblicità in effetti, ed è ‘se non compari non esisti’. Significa che si può anche avere e vendere il miglior servizio del mondo, ma se nessuno lo conosce nessuno mai lo acquisterà. È proprio qui che interviene una qualificata agenzia eventi a Roma o in qualunque altra grande città. Vediamo come.
Agenzia eventi a Roma: le strategie di comunicazione vincenti
La prima regola che si usa quando si struttura una strategia di comunicazione efficace è andare a soddisfare una richiesta.
In pratica si fa un’analisi di mercato per capire cosa voglia il mercato stesso in quel momento e soprattutto come lo voglia.
Di beni e servizi ce ne sono un’infinità, e quindi a meno che un imprenditore non faccia una scoperta sensazionale, perché il suo (ad esempio) vino dovrebbe essere migliore degli altri?
Tutto sta nel creare un brand unico, con il quale il possibile cliente si identifichi, e che lo porta a desiderare proprio quel prodotto.
Agenzia eventi a Roma: dal brand identity a target
Cos’è il brand identity?. Si tratta, come dice il nome stesso, dell’identità del marchio, cioè di cosa distingue quel prodotto da un altro.
Un’agenzia eventi a Roma che conosca bene il proprio settore sa quanto sia importante questo primo aspetto.
Saranno quindi necessarie delle sessioni preliminari con l’imprenditore, per capire chi è e soprattutto cosa vuole comunicare.
Solo a quel punto si potrà creare una campagna pubblicitaria ad hoc.
Il (secondo step) sarà quello che si chiama ‘go to market‘, cioè andare verso il mercato. Per farlo si dovranno stabilire delle tempistiche.
Facciamo un esempio concreto. Se si vuole promuovere il lancio di un nuovo modello di bikini, lo si farà in primavera, quando manca poco all’estate, e non certo in autunno, quando l’estate è appena passata.
Un altro aspetto importante è quello che riguarda la campagna mediatica.
Questa si compone di passaggi, tra i quali vi sono:
- l’analisi del target: a chi vogliamo vendere? qual è la fascia d’età interessata? quali sono le loro abitudini d’acquisto?
- lo studio dei competitor: chi sono i nostri concorrenti? come operano? quali strategie dobbiamo mettere in campo per non copiarli?;
- la decisione sul nome da dare alla campagna, cioè lo slogan per intenderci, che dovrà racchiudere in poche parole tutto il senso del brand;
- la scelta del packaging: con questo termine si intendono i materiali virtuali e i supporti fisici che veicoleranno la campagna. La pubblicità prevede volantini, inviti su misura, mail, newsletter? Ciascuno di questi sarà studiato ad hoc ma tutti conterranno il logo aziendale;
- i video e gli spot: infine, la campagna mediatica dovrà produrre dei brevi video e spot che andranno in tv, in radio e sui social network come la pagina facebook o Youtube.
Importantissimo sarà realizzare dei video che sappiano racchiudere in pochi minuti quella che si chiama ‘suggestione‘, cioè che sappiano evocare in chi li guarda uno stato d’animo che predispone al volerne sapere di più e in un secondo momento ad acquistare il prodotto.