Santa Croce Lecce

Il barocco del Salento: cosa visitare a Lecce

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Lecce è definita la Firenze del Sud, nomea che si deve principalmente alla vasta abbondanza di monumenti e di opere barocche che, a partire dal XVI secolo, riconfigurarono l’aspetto urbanistico della città. A partite dal ‘500 e per i duecento anni che seguirono, il capoluogo cambiò volto, acquisendo quelle opere che oggi ne fanno una delle capitali dell’arte barocca.

L’itinerario barocco del centro storico

Prenotato un b&b con piscina Salento nei pressi della città e il biglietto del treno, non resta che delineare un itinerario della vacanza nel Tacco d’Italia. Il centro storico di Lecce è un proliferare di chiese e complessi architettonici che rivestono la zona vecchia della città e che la caratterizzano, anche grazie alla pietra leccese, tipica roccia calcarea malleabile e di facile lavorazione che favorisce la realizzazione di forme elaborate e complesse.

Partendo da Porta Napoli e proseguendo verso il centro storico si raggiunge immediatamente il monumento più rappresentativo della città: la Basilica di Santa Croce con il contiguo ex Convento dei Celestini, sede della Provincia e della Prefettura di Lecce. La Basilica è stata edificata a partire dal 1549 e i lavori si conclusero quasi un secolo e mezzo più tardi, nel 1695. Si tratta di un’opera dalla rilevanza artistica enorme, considerata la più alta manifestazione dell’arte barocca in Salento e una delle più significative a livello nazionale.

Proseguendo verso Piazza Sant’Oronzo, e poi ancora avanti in direzione di Porta Rudiae, si giunge alla Chiesa di Sant’Irene, che fu protettrice della città fino al 1656, prima che la visione patriarcale della chiesa cattolica del tempo decidesse per un avvicendamento con Sant’Oronzo, tuttora patrono della città. La chiesa, di piccole dimensioni, è un gioiello barocco che si innesta con armonia nel tessuto urbano del centro. I lavori iniziarono nel 1591 e si conclusero nel 1639. La Chiesa, ristrutturata e ben tenuta, è contigua all’ex Convento dei Teatini.

Proseguendo sullo stesso tracciante si arriva fino al Duomo, in uno spazio interno impreziosito anche dalla Cattedrale e dal Campanile. I siti artistici di Piazza del Duomo sono tutti stati ristrutturati negli ultimi anni e oggi si mostrano nella loro recuperata bellezza, mostrando i colori accesi e vividi della pietra. Il Complesso fu consacrato già nel 1144 ma della conformazione primaria nono è rimasto nulla. I lavori furono portati a termine nel 1689.

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